Il Bilancio integrato come strumento di Integrated Thinking and Management
Quali sono le differenze con il Report di Sostenibilità e il Bilancio d’esercizio?
Sinteticamente possiamo dire che il Report di Sostenibilità è rivolto a rappresentare l’impatto dell’azione dell’organizzazione sugli stakeholder, sulla società e sull’ambiente mentre il Bilancio d’Esercizio serve ad evidenziare il valore economico-finanziario creato nel corso del passato esercizio e la connessa situazione patrimoniale.
Il Bilancio Integrato mira a documentare la creazione di valore aziendale in una forma più ampiamente intesa, le sue fonti, la sua qualità, e la sua evoluzione nel breve, medio e lungo periodo. In tal senso, rispetto ai modelli prima citati, offre dunque una rappresentazione molto più articolata in termini di aree di rendicontazione coinvolte (la strategia e il business model, la governance, le performance e le prospettive future) e delle risorse impiegate per la creazione di valore ( capitale finanziario, materiale, organizzativo/intellettuale, umano, relazionale/sociale e ambientale).
La costruzione di questo documento permette ai responsabili aziendali una visione sistemica delle interconnessioni gestionali creatrici di valore, generandosi così le premesse tanto per un ripensamento e una ricalibrazione dinamica delle stesse da parte del team top management, quanto per una rivisitazione delle linee strategiche d’azione. Al team di progetto, che vede sempre coinvolti direttamente le diverse aree aziendali (Amministratore Delegato, Direttore Vendite, Chief Financial Officer, Chief Operations Officer, Direttore delle Risorse Umane e R&D Manager), si possono aggiungere successivamente componenti di altre funzioni aziendali esaltando e accrescendo via via l’efficacia del lavoro fino a individuare ed esplicitare le azioni che creano valore per l’azienda, per il mercato e per gli stakeholder.
L’approccio progettuale al Reporting Integrato permette quindi di uscire dai confini di ciascuna area aziendale e operare in una prospettiva di “Integrated Thinking and Management”.