IL BUSINESS COACH: preparare un’organizzazione ai cambiamenti
Nell’ambito delle nostre attività di consulenza aziendale come Business Coach ci troviamo spesso di fronte ad organizzazioni che sentono il bisogno di modificare il proprio assetto per essere più flessibili, performanti, aperte ai cambiamenti ed alle sfide.
Al tempo stesso avvertiamo indecisione e una certa frustrazione su cosa fare.
Il lavoro del Business Coach: un esempio
Da quale parte deve iniziare un business coach? Dove investire efficacemente per vedere un tangibile ritorno (magari già nel breve) e per imboccare la strada giusta, per (ri)costruire un’organizzazione coesa, collaborativa e performante?
La nostra ultima esperienza di consulenza e formazione presso una PMI emiliana nel settore IT può dare un interessante spunto di riflessione.
L’azienda ci ha chiamato per una “chiacchierata” su come prepararsi alla crescita prevista per il prossimo triennio.
Il ruolo del Business Coach è quello di capire come sfruttare i punti di forza dell’organizzazione? Come identificare le eventuali lacune in funzione degli obiettivi strategici? Su quali asset far leva fin da subito e su quali iniziare ad investire per sfruttarne le potenzialità in futuro?
Da dove parte il Business Coach?
Il punto di partenza lo abbiamo cercato all’interno dell’organizzazione e nelle persone. In particolare, nei manager di prima linea.
Per loro l’azienda aveva ben chiaro quali fossero le capacità necessarie e non ci ha sorpreso che per ognuno fossero differenti.
Se al CFO deve essere richiesto un forte orientamento strategico e spirito di collaborazione, al Direttore vendite si richiede la capacità organizzativa, di team leadership e conoscenza del mercato.
Ci è parso chiaro fin da subito che l’asset su cui basare il lavoro di sviluppo fossero le figure di riferimento e di fiducia per l’organizzazione.
Le parole chiave emerse sono state: valori condivisi, sviluppo delle competenze e inclusività.
Perciò abbiamo intravisto un percorso che partisse a livello individuale, per poi coinvolgere i singoli team e infine l’intera organizzazione in un processo di cambiamento e trasformazione organizzativa basata sulla cultura e sulle competenze chiave attraverso il Business Coaching.
Il modello del Business Coach
La fase di Assessment ha evidenziato 4 team strategici ed altrettanti manager che dovevano essere coinvolti.
Abbiamo costruito un modello di Business Coaching Italiano che sviluppasse competenze, metodologie e strumenti nei manager selezionati.
Nel suo processo di formazione il business coach acquisisce competenze quali apertura, attenzione, flessibilità, attitudine all’apprendimento continuo e si predispone a nuove modalità di interazione con il team nel suo insieme per realizzare gli obiettivi sfidanti dell’azienda.
Il metodo che abbiamo scelto, e che si basa sugli studi delle neuroscienze, della psicologia cognitiva e dell’intelligenza emotiva integrandosi con la psicometria di Six Seconds®, è attualmente uno degli strumenti più innovativi e potenti per l’operatività del singolo e dell’organizzazione.
Business Coaching e programma operativo
Il programma vero e proprio ha avuto inizio con una sessione congiunta di Introduzione al progetto di Business Coaching Aziendale (Kick off) in cui abbiamo illustrato il modello di riferimento e le modalità di attivazione dei percorsi di coaching individuali.
Il modello WAVE opera attraverso una matrice che permette lo sviluppo di percorsi verso il raggiungimento di qualsiasi obiettivo secondo fasi che richiamano il concetto plan-do-check-act, familiare a qualsiasi manager.
Il lavoro è proseguito quindi con sessioni di Coaching individuali (da 8 a 10) calate all’interno della routine del singolo manager in modo da evidenziare fin da subito l’efficacia della metodologia e la facilità di utilizzo.
Ogni business coach ha sviluppato il suo percorso attraverso una prima fase di progettazione e di definizione degli obiettivi; una seconda fase d’implementazione delle azioni; una terza fase di verifica dell’appropriatezza delle azioni stesse per concludere con la quarta fase di ripetizione e allenamento delle azioni produttive.
Al termine del percorso di sviluppo il manager ha acquisito le competenze per l’utilizzo autonomo del modello.
Il progetto di Business Coaching efficace prevede fasi di verifica intermedia e finale ovvero sessioni congiunte tra il Top management e il team PMC per l’analisi dell’aggregato ottenuto dalle psicometrie individuali di inizio e di fine percorso e per la verifica di allineamento degli obiettivi personali dei singoli manager con quelli strategici dell’organizzazione.
Il business coach ottiene il massimo livello di efficacia nel suo lavoro quanto più è connesso al contesto organizzativo.
Con questo progetto l’azienda ha trovato uno strumento per diffondere una cultura organizzativa volta alla collaborazione, alla corretta comunicazione e all’inclusività.
Non di secondaria importanza che abbia le proprie risorse ad abbandonare vecchi schemi e a lavorare fuori dalla propria area di comfort: elementi che sono presupposti irrinunciabili per il cambiamento.
Il Lavoro del Business Coach non si esaurisce a fine progetto
E adesso? Come alimentare questo approccio e puntare ad aumentarne l‘efficacia all’interno dell’organizzazione? Questa la domanda che ci è stata posta al termine del progetto.
La cultura coaching-oriented può essere sviluppata attingendo a differenti modi e strumenti con l’aiuto di professionisti esterni ma anche attraverso coach interni.
Proprio in quest’ottica, in qualità di Business Coaches, noi suggeriamo ulteriori due livelli che vedono impegnati i manager a sviluppare competenze e strumenti di coaching da utilizzare costantemente all’interno dei propri team e, in un secondo momento, portare alcuni di loro alla certificazione quale professional coach.
L’obiettivo è avere organizzazioni pienamente consapevoli ed autonome nello sviluppo delle performance personali e di organizzazione. Così sarà anche per questa organizzazione!
Contattaci per un Assessment di Business Coaching per la tua organizzazione. info@pmccoach.com