La fase di Riflessione nella gestione dei cambiamenti organizzativi
Quando un’azienda è chiamata ad affrontare una situazione di cambiamento, che può essere dovuto ad esempio da un’integrazione organizzativa, si pongono numerose sfide ed ogni fase è fondamentale per gestire correttamente il cambiamento in atto.
In questo articolo ci soffermiamo sulla Fase di Riflessione, identificata nel Modello Change Map di Six Seconds come uno step fondamentale nel processo di gestione dei cambiamenti organizzativi.
La Fase di Riflessione nel Modello Change Map di Six Seconds
Tra le diverse fasi che si susseguono durante i processi di integrazione organizzativa e la gestione del cambiamento, come abbiamo già detto, la fase di riflessione è un momento particolarmente importante e occupa un ruolo cruciale secondo il modello Change Map proposto da Six Seconds.
Questo modello, strutturato su cicli ripetitivi delle fasi Motivare-Attivare-Riflettere, mira a guidare i leader e i team attraverso transizioni organizzative complesse in modo efficace ed emotivamente consapevole.
Le condizioni che contraddistinguono i cambiamenti organizzativi molto spesso impongono l’attivazione dei primi cicli di cambiamento anche senza una completa e precisa pianificazione e questo è dovuto al fatto che le informazioni a disposizione non sono sempre subito disponibili e, soprattutto, perché ci si muove in “territori” non conosciuti.
Quando le persone si muovono in queste circostanze, la fase di riflessione della Change Map rappresenta quindi un momento fondamentale in cui monitorare i progressi, raccogliere ulteriori informazioni, rendere evidenti i risultati ed evidenziare all’organizzazione il cambiamento fatto fino a quel momento.
Condurre correttamente la fase di rifelssione implica dunque riunire le parti interessate per discutere gli obiettivi, i risultati ottenuti nel periodo (cd. ciclo) e le sfide della transizione e del cambiamento organizzativo.
Le principali aree di interesse includono il piano di integrazione, gli obiettivi e le azioni chiave, le risorse a disposizione, le strategie di comunicazione e l’allineamento culturale, ma non solo. I partecipanti sono incoraggiati a rallentare l’azione e ad esaminare attentamente le loro esperienze, emozioni e pensieri legati al cambiamento organizzativo in corso. Questa fase di auto-osservazione consapevole permette ai membri dell’organizzazione di dare un senso alle trasformazioni in atto, valutare come queste stiano influenzando le dinamiche interne e individuare eventuali resistenze o blocchi emotivi che potrebbero ostacolare i prossimi cicli del processo di cambiamento.
Perché la Fase di Riflessione è importante nella gestione del cambiamento
La Fase di Riflessione, attraverso l’analisi critica e l’autoconsapevolezza, nell’atto pratico risulta cruciale per la gestione del cambiamento perché favorisce:
– La celebrazione dei successi ottenuti
– L’identificazione delle migliori pratiche e delle aree di miglioramento
– La condivisione degli apprendimenti, delle idee e delle soluzioni
– La condivisione delle motivazioni e dei timori legati alla trasformazione in atto
– La generazione di approfondimenti più solidi e completi
– La costruzione di una base emotiva solida su cui attivare il ciclo successivo.
In questo modo, i partecipanti sono in grado di sviluppare una maggiore resilienza emotiva, accettare meglio l’incertezza e procedere in un contesto di cambiamento costante. Questo approccio non solo mitiga i rischi ma massimizza anche il valore derivante dalle attività di integrazione, contribuendo in definitiva al successo a lungo termine dell’operazione.
In conclusione, la fase di riflessione è una parte indispensabile del processo per operazioni di integrazione organizzative, favorendo l’efficienza e l’efficacia nelle operazioni future. Imparando dalle esperienze passate, le organizzazioni possono affinare costantemente le proprie strategie, migliorare l’esecuzione e, in definitiva, ottenere maggiori possibilità di successo.