L’internazionalizzazione per passare da Start Up a Scale Up
Questo post analizza l’ultimo miglio che una giovane azienda deve percorrere per emergere e consolidarsi. Il passaggio da Startup a Scale Up.
Per diventare una Scaleup, la giovane impresa deve lavorare principalmente su tre aspetti:
1. Individuare nuovi mercati da penetrare
2. Cercare i capitali necessari alla crescita
3. Consolidare il proprio team assumendo nuove risorse, soprattutto manager che completino il set delle competenze mancanti del team di partenza
Il tipico processo di analisi all’internazionalizzazione (export readiness assessment), con opportuni accorgimenti e approfondimenti, permette di identificare le necessità a supporto di una Scale Up. Vediamo come:
Nell’analisi del Focus la Start Up lavora per adeguare la Mission, la Vision e la motivazione all’internazionalizzazione aziendale verificando la flessibilità e il supporto manageriale. Non ci devono essere tentennamenti! Con la crescita, molte attività devono essere delegate. È un passaggio importante per il/i founder. Passare dal concetto del ‘fare’ in prima persona al saper delegare.
La seconda area di analisi si focalizzerà sulla struttura. Ovvero cosa ho e cosa eventualmente mi serve in termini di esperienze, persone, risorse finanziarie e tecniche, strutture e materiale a supporto del brand e dei prodotti. Non è inusuale che la Start Up ricerchi alcune di queste risorse direttamente nei paesi target. Oltre che potenziali clienti si devono ricercare anche potenziali investitori e manager locali con esperienze utili al team. I clienti e, sopratutto gli investitori, amano sentire “vicino” la propria azienda.
L’analisi della proposta di valore permette di capire se i prodotti necessitano di un adattamento così come le attività di servizio e assistenza al cliente. Bisogna studiare quali sono i mercati più pronti, per le abitudini dei consumatori e per il minimo livello di adattamento sui propri prodotti. E spostare lì il focus della startup.
A seguire approfondiamo gli aspetti relativi al marketing. Targetizzare i clienti, identificare i concorrenti, definire i criteri di successo elaborando il marketing Mix e il pricing ad hoc per la realtà in cui si andrà a penetrare. Non diamo per scontato che questi fattori siano gli stessi del mercato italiano.
Quali ulteriori accorgimenti per adattare il modello di analisi alle Start Up? Le fonti di informazioni specifiche per identificare gli ecosistemi dove spostare una startUp all’estero. Ci sono alcune fonti che ci permettono di raccogliere informazioni da inserire nella nostra analisi e per determinare un ranking di paesi dove introdurre il nostro business.
The Global Startup Ecosystem Report 2017 di Startup Genome. Le informazioni, raccolte da oltre 10.000 aziende startup e 300 organizzazioni partner, forniscono un punto di partenza per founders, investitori, leader locali e responsabili delle politiche in oltre 50 città in tutto il mondo per prendere decisioni informate e tempestive che guidano l’innovazione e la crescita economica. https://startupgenome.com
European Innovation Scorecard fornisce un’analisi comparativa delle prestazioni dell’innovazione nei paesi dell’UE, in altri paesi europei e nelle regioni vicine. Valuta i punti di forza e di debolezza relativi dei sistemi nazionali di innovazione e aiuta i paesi a identificare le aree che devono affrontare. http://bit.ly/2FKFqyl
Startup Europe Partnership (SEP) è la piattaforma paneuropea di innovazione aperta ed integrata che aiuta a far crescere le migliori Scale Up europee. http://startupeuropepartnership.eu
Perché una Startup è fatta per crescere, non per restare piccola.