approcci temporary management

Temporary Manager – approcci e strumenti per facilitare i cambiamenti

Nel precedente articolo su Training Lab abbiamo parlato di Temporary Management e dei vantaggi che l’introduzione di un approccio del genere può portare all’azienda in termini di crescita e per accelerare il raggiungimento degli obiettivi. 

Abbiamo visto che il temporary management può adattarsi agli ambiti più diversi: dalle neo-aziende allo sviluppo di nuove aree di business, passando per piani di ristrutturazione  fino ad arrivare all’internazionalizzazione aziendale.

In questo articolo continuiamo l’approfondimento concentrandoci sul temporary manager: la figura che con le sue competenze e il suo know-how deve stimolare un percorso virtuoso e volto al futuro all’interno dell’organizzazione. 

Ci pare interessante approfondire quali possono essere gli strumenti tecnologici dei quali  un temporary manager può servirsi per ottimizzare il proprio lavoro e, quindi, quello dell’organizzazione. 

E’ insito nel ruolo di un temporary manager quello di garantire (e possibilmente accelerare) il raggiungimento degli obiettivi, tanto quanto quello di sviluppare percorsi e processi di cambiamento che aiutino l’azienda ad adattarsi e a reagire più velocemente (o forse dovremmo dire agilmente) ai mutamenti del mercato e dello scenario portati dalla digital transformation. In questo senso, è tipico dei temporary manager dotarsi di una “cassetta degli attrezzi” piena di strumenti, tecnologie e approcci innovativi in termini di Digital Workplace, Smart Working e approcci Agile. 

In questo senso, proponiamo una riflessione sugli strumenti di tipo Open Source che, per natura, sono spesso tecnologie che aiutano in grande misura lo sviluppo di processi aziendali più agili, senza pesare sui costi aziendali e senza apportare particolari vincoli di utilizzo.
Anche grazie alla tanto discussa trasformazione digitale, questi strumenti sono cresciuti non solo per numero, ma anche per funzionalità e complessità e si sono diffusi velocemente all’interno delle organizzazioni.
Non è un caso che, alla base dell’idea dei software Open Source, ci sia proprio il concetto di incentivare la sperimentazione e la collaborazione, in un’ottica di una crescita e un miglioramento continuo, per rimanere sempre al passo. 

Ecco perché gli strumenti Open Source non vengono considerati dai Temporary Manager come “tool di Serie B” perché gratuiti, ma come tecnologie con grandi potenzialità che permettono sia una libera implementazione nelle aziende in cui vanno ad operare sia una successiva personalizzazione. 

Alcuni esempi di nuove tecnologie che un temporary manager può introdurre all’interno di una azienda a supporto degli obiettivi concordati per il suo mandato: 

 

  • Strumenti per migliorare la pianificazione del lavoro. Kanban: dalla condivisione del lavoro all’assegnazione di task chiare e monitorabili per ogni componente del team.
  • Strumenti per la reportistica di controllo avanzamento lavori. Un metodo più snello e immediato delle task non è sufficiente se non affiancato da strumenti altrettanto lean per il monitoraggio dell’avanzamento dei lavori e quindi del percorso di raggiungimento dei lavori. È importante che l’azienda venga dotata di tecnologie che rendano il processo di controllo immediato, semplice e rapido.
  • Strumenti per ottimizzare la comunicazione tra componenti del team. Per quanto utilizzata come strumento primario all’interno delle organizzazioni, molto spesso le email possono rappresentare uno strumento di comunicazione non sufficientemente immediato e adatto per rispondere ad esigenze di un confronto sempre più “veloce”. In questo senso, piattaforme di messaggistica istantanea (specialmente quelle con possibilità di suddivisione per gruppi, task e progetti) risultano oggi più idonee a modelli di lavoro agili e flessibili. 
  • Strumenti per l’accesso selettivo ai contenuti. All’interno di un modello di lavoro focalizzato sugli obiettivi e basato sulla suddivisione dei task può essere spesso necessario “assegnare” priorità o permessi differenti a determinate risorse o contenuti in relazione alla figura, al ruolo o alle tempistiche del progetto. 

La qualità di un progetto di temporary management può (e dovrebbe) essere misurata attraverso la capacità del “manager in affitto” di trovare strumenti e approcci che possano poi essere utilizzati efficacemente anche dopo la conclusione del suo intervento.